Dalla nascita alla macellazione la nostra tenuta di “Poggio alla Nera” è areale del nostro bestiame.
Un’oasi di biodiversità creata negli anni grazie ad una agronomia di basso impatto e ad un allevamento accuratamente equilibrato fatto di simbiosi tra mammiferi, uccelli e insetti che regolano un sistema agro-faunistico esemplare.
Tutti i terreni a regime biologico su cui pascoliamo vengono gestiti dagli stessi animali con un metodo rotativo e rigenerativo che lo rende unico e ci distingue ancora una volta come “allevatori eretici”. La lavorazione meccanica, in questo modo, è ridotta a poche ore l’anno, e la nostra gestione consiste nel mantenere una circolarità ed uno scambio con il territorio attraverso una mandria strutturata e complessa secondo natura. In sostanza sono i nostri bovini a coltivare la loro erba.
Nei nostri 100ht l’erba è il solo alimento di cui si nutrono e di cui si dovrebbero nutrire tutti i ruminanti, la presenza di semi e cereali che è naturalmente presente nei prati, è ridotta a piccole dosi nella razione di chi pascola. I cereali, sapientemente selezionati e di origine biologica, sono utilizzati solo negli ultimi giorni prima della macellazione per particolarizzare il prodotto secondo il nostro concetto di carne.
Prevalentemente curiamo un incrocio diretto di un’alta selezione di Black Angus e Hereford certificati ma anche sperimentazioni di incroci con Wagyu e Beef Master che, grazie all’innata resilienza in quanto incroci, permettono lo sfruttamento di territori meno vocati alla produzione vegetale e ottimizzano il consumo del pascolo scegliendo meno le varietà e apprezzando anche il pascolo arborato.
Metodo e genetica ci consentono di recuperare appezzamenti non considerati produttivi.